10 settembre 2013-01 luglio 2022
Queste due date costituiscono gli estremi dell'intervallo di tempo in cui ho avuto l'onore e l'onere di rappresentare circa 1030 colleghi della provincia di Ragusa.
Se qualche mese prima delle elezioni del 2013 mi avessero detto che da lì a poco avremmo messo su una squadra che avrebbe vinto le elezioni al Consiglio dell'Ordine, non ci avrei creduto: certamente l'imprevedibilità e la sorpresa mettono colore alla nostra vita, ordinariamente in bianco e nero.
Da settembre 2013 abbiamo operato incessantemente al servizio della categoria, sforzandoci di interpretare l'Ordine come grande casa comune degli ingegneri, raccogliendo in prima battuta la sfida della formazione obbligatoria, che sarebbe partita a gennaio 2014: ci siamo sforzati di organizzare direttamente la formazione, senza avvalerci, per quanto possibile, di sovrastrutture che ne avrebbero accresciuto i costi a carico degli iscritti.
Mi corre l'obbligo di ringraziare i colleghi consiglieri che mi hanno sopportato e supportato in questi anni, assieme ai tanti colleghi che si sono attivati per contribuire alla messa in atto di una inenarrabile serie di iniziative, relativamente alle quali sono stati prodotti dei report annuali. Un doveroso ringraziamento ritengo vada senz'altro ai colleghi di altri Ordini, della Consulta e del Consiglio Nazionale, che in questi anni mi sono stati vicini, e al braccio armato del mio lavoro, costituito fino al 2021 da Ivano e adesso da Nancy, che lo ha degnamente sostituito.
L'ultimo ringraziamento, non certo in ordine di importanza, va alla mia famiglia, che rimane il punto fermo della mia vita, anche se certamente il mio impegno all'Ordine e la vicinanza dei colleghi mi hanno aiutato ad affrontare le importanti perdite familiari sopravvenute in questi anni.
La mia avventura ordinistica, consentendomi di mettermi in gioco, è la prova che si può superare quella forma di qualunquismo secondo la quale non si possono apportare grandi miglioramenti alla situazione esistente: la possibilità di affrontare i problemi dalla stanza dei bottoni permette di verificarne la possibilità di reale risoluzione, che passa comunque attraverso un costante impegno.
Ringrazio i colleghi per avermi dato la possibilità di rappresentarli e mi scuso se qualche volta non sono stato all'altezza. Il mio impegno per i colleghi rimane attivo e rimango comunque a disposizione di tutti e non solo dei tanti che negli anni mi sono diventati amici. Auguro al nuovo Consiglio di poter operare come una squadra coesa, senza mai perdere di vista l'obiettivo finale: cercare e ottenere il meglio per la categoria che ci onoriamo di rappresentare.
Queste due date costituiscono gli estremi dell'intervallo di tempo in cui ho avuto l'onore e l'onere di rappresentare circa 1030 colleghi della provincia di Ragusa.
Se qualche mese prima delle elezioni del 2013 mi avessero detto che da lì a poco avremmo messo su una squadra che avrebbe vinto le elezioni al Consiglio dell'Ordine, non ci avrei creduto: certamente l'imprevedibilità e la sorpresa mettono colore alla nostra vita, ordinariamente in bianco e nero.
Da settembre 2013 abbiamo operato incessantemente al servizio della categoria, sforzandoci di interpretare l'Ordine come grande casa comune degli ingegneri, raccogliendo in prima battuta la sfida della formazione obbligatoria, che sarebbe partita a gennaio 2014: ci siamo sforzati di organizzare direttamente la formazione, senza avvalerci, per quanto possibile, di sovrastrutture che ne avrebbero accresciuto i costi a carico degli iscritti.
Mi corre l'obbligo di ringraziare i colleghi consiglieri che mi hanno sopportato e supportato in questi anni, assieme ai tanti colleghi che si sono attivati per contribuire alla messa in atto di una inenarrabile serie di iniziative, relativamente alle quali sono stati prodotti dei report annuali. Un doveroso ringraziamento ritengo vada senz'altro ai colleghi di altri Ordini, della Consulta e del Consiglio Nazionale, che in questi anni mi sono stati vicini, e al braccio armato del mio lavoro, costituito fino al 2021 da Ivano e adesso da Nancy, che lo ha degnamente sostituito.
L'ultimo ringraziamento, non certo in ordine di importanza, va alla mia famiglia, che rimane il punto fermo della mia vita, anche se certamente il mio impegno all'Ordine e la vicinanza dei colleghi mi hanno aiutato ad affrontare le importanti perdite familiari sopravvenute in questi anni.
La mia avventura ordinistica, consentendomi di mettermi in gioco, è la prova che si può superare quella forma di qualunquismo secondo la quale non si possono apportare grandi miglioramenti alla situazione esistente: la possibilità di affrontare i problemi dalla stanza dei bottoni permette di verificarne la possibilità di reale risoluzione, che passa comunque attraverso un costante impegno.
Ringrazio i colleghi per avermi dato la possibilità di rappresentarli e mi scuso se qualche volta non sono stato all'altezza. Il mio impegno per i colleghi rimane attivo e rimango comunque a disposizione di tutti e non solo dei tanti che negli anni mi sono diventati amici. Auguro al nuovo Consiglio di poter operare come una squadra coesa, senza mai perdere di vista l'obiettivo finale: cercare e ottenere il meglio per la categoria che ci onoriamo di rappresentare.
Vincenzo Giuseppe Dimartino
SALUTI DEL PRESIDENTE Care colleghe, cari colleghi,
oggi, giorno 01 luglio 2022, si è insediato il nuovo consiglio dell'Ordine: inizia così la mia seconda esperienza di vita ordinistica, questa volta con la carica di Presidente.
Per me, che credo nell'Ordine ed ho un forte senso di appartenenza alla categoria, è un'emozione unica che non riesco bene a descrivere, inoltre sono consapevole che essere Presidente non è solo un onore, ma è anche un onere.
Attraversiamo un momento storico particolare in cui la nostra bella professione e il nostro operato non vengono spesso valorizzati come dovrebbe essere, anche per questo serve, ora più che mai, unità all'interno della nostra categoria. Mi auguro che l'Ordine, inteso come casa comune, sia punto di riferimento per tutti gli iscritti e che il senso di appartenenza alla categoria possa rifiorire in ciascuno di noi.
L'impegno, sia da parte mia, che del Consiglio, per continuare il lavoro svolto negli ultimi anni, cercando di migliorare e innovare, dove possibile, sarà massimo. Spero in un ampio coinvolgimento da parte di tutti gli iscritti nei lavori delle varie commissioni.
Sicuramente l'incarico affidato a me e al Consiglio di rappresentare la categoria è oneroso, ma sono altrettanto convinto che non verrà meno l'impegno nel rappresentare la nostra grande comunità di Ingegneri, diversi per età e specializzazioni professionali.
Concludo ringraziando il Consiglio uscente, con cui ritengo di aver svolto un buon lavoro con ottimi risultati. Con loro sono cresciuto come persona e come professionista. Un grazie particolare al Presidente Dimartino e al Consigliere Segretario Feligioni, perché sempre pronti ad ascoltarmi e ad aiutarmi. Un augurio di buona vita e buona professione a Voi.
Un sentito ringraziamento, per la mia nomina a Presidente, al Consiglio appena insediato. A Noi buon e proficuo lavoro.
oggi, giorno 01 luglio 2022, si è insediato il nuovo consiglio dell'Ordine: inizia così la mia seconda esperienza di vita ordinistica, questa volta con la carica di Presidente.
Per me, che credo nell'Ordine ed ho un forte senso di appartenenza alla categoria, è un'emozione unica che non riesco bene a descrivere, inoltre sono consapevole che essere Presidente non è solo un onore, ma è anche un onere.
Attraversiamo un momento storico particolare in cui la nostra bella professione e il nostro operato non vengono spesso valorizzati come dovrebbe essere, anche per questo serve, ora più che mai, unità all'interno della nostra categoria. Mi auguro che l'Ordine, inteso come casa comune, sia punto di riferimento per tutti gli iscritti e che il senso di appartenenza alla categoria possa rifiorire in ciascuno di noi.
L'impegno, sia da parte mia, che del Consiglio, per continuare il lavoro svolto negli ultimi anni, cercando di migliorare e innovare, dove possibile, sarà massimo. Spero in un ampio coinvolgimento da parte di tutti gli iscritti nei lavori delle varie commissioni.
Sicuramente l'incarico affidato a me e al Consiglio di rappresentare la categoria è oneroso, ma sono altrettanto convinto che non verrà meno l'impegno nel rappresentare la nostra grande comunità di Ingegneri, diversi per età e specializzazioni professionali.
Concludo ringraziando il Consiglio uscente, con cui ritengo di aver svolto un buon lavoro con ottimi risultati. Con loro sono cresciuto come persona e come professionista. Un grazie particolare al Presidente Dimartino e al Consigliere Segretario Feligioni, perché sempre pronti ad ascoltarmi e ad aiutarmi. Un augurio di buona vita e buona professione a Voi.
Un sentito ringraziamento, per la mia nomina a Presidente, al Consiglio appena insediato. A Noi buon e proficuo lavoro.
Cordiali saluti
Il Presidente dell'Ordine
Carmelo Lucifora